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Security Summit Roma 2017

Sala 6 | 07 giugno 2017 | 14:45 - 15:30

Da Threat Intelligence a Threat Hunting… la naturale evoluzione della specie

Cosa succede quando ci si rende conto che la Threat Intelligence non basta a risolvere il problema?
Eppure eravamo tutti convinti di aver imboccato la giusta strada… Adesso che la consapevolezza della consistenza e della pericolosità delle minacce cyber è stata raggiunta non solo dagli esperti di sicurezza, ma anche (finalmente) dai vertici delle organizzazioni, ci si sta rapidamente accorgendo che non ci può essere alcun meccanismo, per quanto avanzato, che possa sostituire l’intuito e la capacità di reazione dell'analista umano.
Il nuovo paradigma è la «Threat Hunting», la caccia alle minacce. Ma come si possono combinare in un giusto mix la Threat Intelligence, attuata con soluzioni automatizzate quali «advanced analytics» e tecniche di «machine learning», con l'analisi dei dati realizzata da «cacciatori» umani di IoC (Indicators of Compromise)?
Probabilmente la ricetta sta nel considerare la Threat Intelligence l’inizio - e non la fine - del processo, come in una «naturale» evoluzione della specie in cui il fattore abilitante rimane sempre la valutazione dinamica del rischio.
Relatori: Gabriele Liverziani e Davide Bernardi